Nel marzo del 2000 l’Unione Europea (UE) adottava la "strategia di Lisbona". Gli obiettivi della strategia erano un’economia sempre più competitiva a livello mondiale e la piena occupazione entro l’anno 2010.
Malgrado gli sforzi compiuti in questi anni sono milioni e milioni i cittadini dell’Unione Europea a rischio povertà, che affrontano la vita di tutti giorni in una condizione di totale insicurezza. È per questo che gli Stati membri dell’UE hanno unito le forze per fare del 2010 l’anno della lotta alla povertà e all’esclusione sociale.
L’ Anno europeo sarà ricco di iniziative e di campagne di sensibilizzazione che interesseranno diversi attori dell’Unione Europea, compresi Organizzazioni Non Governative (ONG) e mezzi di comunicazione di massa, al fine di rinnovare l’impegno verso la solidarietà, la giustizia e l’inclusione sociale.
Ecco alcune delle cifre dalle quali partire per contrastare la miseria nel nuovo anno:
- 79 milioni sono le persone che vivono sotto la soglia della povertà, rappresentando il 16% della popolazione europea
- Un europeo su 10 vive in una famiglia in cui nessuno lavora
- Per l’8% degli europei che lavorano, il lavoro non è sufficiente per uscire dalla soglia della povertà
Il mondo dell’infanzia è il più esposto al flagello della miseria rispetto al totale della popolazione europea: il 19% dei bambini vive sotto la minaccia della povertà, 19 milioni sono colpiti da essa.
La solidarietà è la parola chiave per superare questo particolare momento di crisi economica, nel tentativo di dare sicurezza agli individui e all’intera collettività. Ma quali sono gli impegni richiesti agli Stati Europei? Il portale dell’Unione Europea (http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=637&langId=it) ne elenca alcuni:
- Incoraggiare il coinvolgimento e l’impegno politico di tutta la società nella lotta alla povertà e all’esclusione sociale a livello europeo e locale, nel settore pubblico come in quello privato
- Coinvolgere i cittadini europei nella lotta contro la povertà e l’esclusione sociale
- Dare visibilità ai problemi e alle necessità delle persone che vivono nella povertà e nell’esclusione sociale
- Collaborare con la società civile e le organizzazioni non governative che lottano contro la povertà e l’esclusione sociale
- Eliminare i luoghi comuni e i cliché che riguardano la povertà e l’esclusione sociale
- Promuovere una società che favorisca una buona qualità della vita, il benessere sociale e le pari opportunità
- Sostenere la solidarietà tra generazioni e assicurare uno sviluppo sostenibile
L’UE riconosce l’importanza dei mezzi di comunicazione di massa. Vladimír Špidla, Commissario europeo per l’Occupazione, Affari Sociali e Pari Oppurtunità, ha affermato: "nel mese di gennaio, ci sarà il lancio europeo del 2010. L'anno contro la povertà e l'esclusione sociale. Media e professionisti della comunicazione hanno un ruolo cruciale da svolgere nell'aiutarci a rendere questa campagna un successo, li invitiamo ad unirsi a noi nel prossimo anno" (http://www.2010againstpoverty.eu/).
Alessandra Francesconi
![Foto di Giampaolo Squarcina [Creative Commons]](https://test.aidworld.net/sites/default/files/bandieraUE.jpg)

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