Ban Ki-moon, "l'era dell'impunità è finita. Siamo testimoni della nascita di una nuova era della responsabilità"

A dodici anni dallo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale a Kampala, Uguanda, è in corso dal 31 maggio all'11 giugno, la prima Conferenza di revisione della carta.
Oltre 2000 i partecipanti previsti tra delegati delle Nazioni Unite, degli stati contraenti e dei paesi non firmatari (quali Stati Uniti, Cina, Cuba ed Iran) quest'ultimi presenti in veste di osservatori.

La Corte. Le sue origini risalgono al dopoguerra con l'istituzione del Tribunale Militare Internazionale di Norimberga e poi di Tokyo, chiamati a giudicare i crimini di guerra. Fu il Tribunale tedesco che nel tempo ampliò la competenza giurisdizionale ai crimini contro l'umanità e contro la pace.

Negli anni Novanta, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite avviava un progetto per la costituzione di un codice sui crimini e di uno Statuto per la Corte penale internazionale che fu discusso a Roma presso la sede della F.A.O all'Aventino. In quel periodo l'organizzazione fondata da Emma Bonino "Non c'è Pace Senza Giustizia" diede forte impulso alla campagna per l'istituzione del Tribunale.

Il trattato fu approvato dai plenipotenziari con 120 voti favorevoli, 7 contrari e 21 astenuti ed entrò in vigore il primo luglio del 2002.

Le questioni che verranno affrontate. Ai sensi dell'Articolo 123 la Conferenza di revisione, oltre a essere la prima, sarà l'unica prevista dallo Statuto. Sulla base di quanto accordato nel novembre 2009 i temi discussi riguarderanno:

- La revisione dell'Articolo 124 relativo alla disposizione transitoria che permette agli stati di scegliere di sottrarre i propri cittadini alla giurisdizione della Corte per crimini di guerra per un periodo di sette anni dopo la ratifica (la Colombia è l'unico Stato che ad oggi si serve di questa disposizione).

- L'adozione di una definizione condivisa per il crimine di aggressione

- L'inclusione dell'uso di certe armi (armi avvelenate o armi che si appiattiscono o si espandono facilmente all'interno dell'organismo umano) come crimini di guerra nel contesto di un conflitto armato di carattere non internazionale. [fonte: UNIPD, Centro Interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli].

Particolare attenzione sarà poi rivolta all'impatto che la Corte ha avuto sulle vittime e sulle comunità colpite da suo operato.

L'attuale Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, in occasione della Conferenza ha dichiarato: "l'era dell'impunità è finita. Siamo testimoni della nascita di una nuova era della responsabilità".


Alessandra Francesconi

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