Ghana, dove si studia per cambiare il mondo

Studiare per conoscere. Studiare per comprendere. Studiare per cambiare. Una passione che diventa un’idea, un’idea che cresce e si fa sogno, un sogno che attraverso il duro lavoro si concretizza e riesce a trasformare la realtà. È straordinaria ma la si può raccontare in poche righe la storia di Patrick Awuah, il fondatore della Ashesi University di Accra, capitale del Ghana, centro di eccellenza per la formazione di giovani che giungono lì da ogni parte dell’Africa per imparare e creare un futuro per se stessi e per il proprio Paese d’origine.
Nato in Ghana nel 1965, Awuah si è laureato in ingegneria negli Stati Uniti a 25 anni. La sua è stata una carriera brillante. Talento e molto impegno gli hanno presto spalancato le porte del successo, consentendogli in poco tempo di accumulare una fortuna e divenire milionario. Nonostante le grandi soddisfazioni economiche, però, il giovane ingegnere sentiva che qualcosa nella sua vita non andava, che gli sforzi riversati nel lavoro avevano creato sì dei vantaggi, ma solo a lui, senza migliorare la vita degli altri. Poi la nascita di un figlio e, improvvisa, la rivelazione: per fare qualcosa di veramente utile Awuah capì di dover creare qualcosa capace di aiutare il prossimo. E dall’idea ai fatti il passo è stato breve: nel 2001 il ricco ex impiegato è tornato in Ghana e ha dato vita alla Ashesi University.

“Inizi” promettenti. In lingua twi, la più parlata del Ghana, ashesi significa “inizi”. Un nome di buon auspicio per un istituto che si prefigge come compito quello di formare le nuove generazioni africane per dotarle di tutti quegli strumenti necessari a portare un reale rinnovamento nell’economia, nella politica e nella società di tutto il continente africano. “Quando ho iniziato ad analizzare il sistema educativo del mio Paese mi sono accorto che era basato su modelli arretrati, che incoraggiavano solo lo studio mnemonico e non sviluppavano il pensiero critico - ha spiegato ai giornali Patrick Awuah -. Quello che invece serve all’Africa è una nuova classe di leader e di lavoratori ben istruiti e in grado di ragionare sui problemi per arrivare a soluzioni quanto possibile vantaggiose per tutti”. Appena tornato in patria Awuah ha affittato un vecchio edificio, qualche computer, ha comprato dei libri e una macchinetta automatica per il caffé. Tutto è iniziato così, con una classe di appena 30 studenti, che oggi, a dieci anni di distanza, sono diventati 500.

Quando l’Africa finanzia se stessa.Per finanziare l’istituto noi utilizziamo soldi che vengono dai Paesi africani”, sottolinea Awuah. “L’idea è quella di dimostrare che i popoli africani possono istruire i propri figli senza aiuti esterni, affidando loro il futuro del continente”. Oggi solo metà degli studenti dell’Ashesi University paga la retta d’iscrizione, mente gli altri allievi possono usufruire di borse di studio grazie alle donazioni filantropiche. Uno dei principali finanziatori è l’International finance corporation , un’organizzazione che fa parte della Banca mondiale.
La mia storia dimostra che se hai un sogno devi cercare in tutti i modi di trasformarlo in realtà - ha dichiarato Awuah rispondendo alle domande dei giornalisti -. Per poterlo fare bisogna capire che i successi ottenuti non sono un traguardo, ma solo un punto di partenza per realizzare qualcosa di sempre più grande”.

di Jennifer Zocchi

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