Global Trend 2009: più profughi e rifugiati, meno rimpatri

E' stato reso pubblico lo scorso 15 giugno - a ridosso della celebrazione della Giornata Mondiale dei Rifugiati (20 giugno) - il Global Trends 2009, rapporto statistico annuale stilato dall' UNHCR, Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati che mette in luce i trend relativi ai Rifugiati, Richiedenti asilo, Rimpatriati, Sfollati interni e Apolidi.

Alla fine del 2009, conta il Rapporto, sono 43,3 milioni le persone costrette alla fuga a causa di guerre e di persecuzioni, si tratta della cifra più alta raggiunta a partire dalla metà degli anni Novanta. Più basso invece, considerando gli ultimi venti anni, è il numero dei rifugiati rietrati spontaneamente nel loro paese di origine.

I Rifugiati. Complessivamente il loro numero è rimasto più o meno stabile, 15,2 milioni. Due terzi di questi sono di competenza dell'UNHCR, e la metà di loro si trovano in situazione di esilio protratto a causa del perdurare dei conflitti. Il restante è invece di competenza di un altro organo, l'UNRWA, Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati Palestinesi.

“La maggior parte dei rifugiati nel mondo sono in esilio da cinque o più anni. E dato che sono pochi i rifugiati che possono tornare a casa, questa proporzione crescerà inevitabilmente,” è quanto ha dichiarato António Guterres, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, riferendosi ai 5,5 milioni di rifugiati di competenza dell’UNHCR in condizioni di esilio prolungato.

Appena 251 mila sono infatti le persone rientrate nelle loro case lo scorso anno, numero assai esiguo se si pensa che la media annuale nell’ultimo decennio si aggirava sul milione di rimpatriati.

Gli sfollati. La percentuale di persone in fuga dai conflitti all'interno del loro paese è aumentata del 4%: alla fine del 2009 se ne contavano 27,1 milioni.

Il rapporto sfata inoltre il diffuso luogo comune in base al quale i rifugiati siano presenti soprattutto nei paesi industrializzati. Non è così. In Italia si contano 55 mila rifugiati, numero decisamente basso sia in termini relativi che assoluti se lo si compara con altri paesi dell'Unione Europea: la Germania ne accoglie quasi 600mila, il Regno Unito circa 270mila, la Francia 200mila e i Paesi Bassi 60mila. Per comprendere meglio nel nostro Paese si conta 1 rifugiato ogni 1.000 abitanti, in Germania oltre 7 ogni 1.000.

I rifugiati dunque vivono soprattutto nelle aree urbane. Il numero complessivo delle nuove domande di asilo è cresciuto di circa un milione ed è stato il Sud Africa il paese che nel 2009 ha ricevuto la maggiore quantità di richieste, 220mila contro le 17mila depositate in Italia (circa 31mila nel 2008).

Gli apolidi. Alla fine del 2009 gli apolidi stimati al mondo sono 6,6 milioni sebbene stime non ufficiali parlino di cifre addirittura doppie.

Il Reinsediamento. E' sistema attraverso il quale i rifugiati ospitati in un paese di asilo, tendenzialmente un paese in via di sviluppo, vengono trasferiti in un altro stato, generalmente un paese industrializzato. L'Agenzia Onu per i Rifugiati ha proposto lo scorso anno il reinsediamento per 128mila persone. Oltre 112.400 sono state accettate in 19 paesi, tra questi: USA (79.900), Canada (12.500), Australia (11.100), Germania (2.100), Svezia (1.900) e Norvegia (1.400). I Rifugiati reinsediati sono soprattutto provenienti da Myanmar (24.800), Iraq (23mila), Bhutan (17.500), Somalia (5.500), Eritrea (2.500) e Repubblica Democratica del Congo (2.500). [Fonte: UNHCR]

Alessandra Francesconi

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