L'unione Europea è decisamente indietro nell'attuazione delle politiche contro la povertà estrema, in forte ritardo nel percorso che dovrebbe portare al raggiungimento degli 8 obiettivi del millennio. Questo indica il rapporto Aidwatch 2011, curato dalla Confederazione Concord, che monitora lo stato della coooperazione allo sviluppo tra i paesi europei.
I risultati del rapporto, presentato in contemporanea in tutti gli Stati europei pochi giorni fa, sono tutt'altro che positivi. L'aiuto europeo ai paesi in via di sviluppo cresce troppo lentamente. E certo l'Italia non contribuisce a far innalzare la media dei dati. La cooperazione italiana risulta decisamente poco credibile. L'Italia è oggi allo 0,15% del Pil dedicato agli aiuti, ma nel 2012 sarà allo 0,12%. L'obiettivo del 2006 era lo 0,33% .
Su 27 stati membri solo 9 paesi hanno effettivamente realizzato quanto si erano prefissi, raggiungendo gli obiettivi.
Il rapporto Aidwatch, oltre ad analizzare criticamente i dati, indica però per ciascun paese anche delle misure correttive, e fornisce proposte per migliorare la situazione. In particolare all'Italia si raccomanda, per esempio, la nomina di un sottosegretario con esclusivo mandato alla Cooperazione allo sviluppo per cercare di ridurre l'arbitrarietà e la discrezionalità nella destinazione degli aiuti.
Si richiede inoltre una maggiore trasparenza e un piano per recuperare risorse. A tal fine una soluzione potrebbe essere quella della tassazione dello 0,05% sulle transazioni finanziarie, una percentuale piccolissima che, come dice la campagna nata proprio a sostegno di questa iniziativa, potrebbe avere l'effetto positivo di frenare l'eccessiva speculazione finanziaria, contribuendo al contempo “a realizzare gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio fissati dalla comunità internazionale nel 2000 e, più in generale, a finanziare Beni Pubblici Globali, quei beni – dalla biodiversità alla tutela del clima fino alla stessa stabilità finanziaria – che interessano l'insieme dell'umanità e che nessun governo è in grado di assicurare autonomamente”.
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