Rapporto FAO-OCSE, quasi un miliardo di persone sottodenutrite

“Sebbene il pianeta produca cibo a sufficienza per nutrire la popolazione mondiale, i recenti picchi dei prezzi e la crisi economica hanno portato ad un aumento della fame e dell'insicurezza alimentare”, è quanto si legge nel rapporto Agricultural Outlook 2010-19  presentato il 15 giugno dalla FAO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura e dall'OCSE, Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico.

I rincari dei prezzi. Secondo il rapporto i prezzi globali dei generi alimentari si sono attenuati rispetto ai picchi toccati due anni fa ma con scarsa probabilità ritorneranno ai livelli medi degli ultimi dieci anni.

Le previsioni per il prossimo decennio delineano aumenti nei prezzi del grano e dei cereali in media del 15-40% più alti rispetto allo scorso periodo di riferimento 1997-2006. I prodotti caseari rincareranno del 16-45%, mentre oltre 40 punti percentuali si stimano per gli oli vegetali. Il bestiame invece non subirà innalzamenti eccessivi a causa degli incrementi di produttività che fanno da freno nonostante la domanda mondiale di carne sia crescente (conseguenza dell’aumento della ricchezza di settori delle popolazioni nelle economie emergenti, ricchezza che sta cambiando le abitudini alimentari).

I valori stimati sono da leggere in termini reali, cioè considerati al netto dell'inflazione.

Ad influire sull'incremento generale dei prezzi alimentari, secondo lo studio, sono due importanti fattori: la crescita economica sostenuta e di lungo termine dei mercati emergenti e la costante espansione della produzione bioenergetica, a soddisfare gli obiettivi di vari governi.

I Paesi in crescita. Rispetto al decennio passato la produzione agricola globale subirà un crescita molto più lenta ma resterà comunque in linea con le stime precedenti che prevedono di raggiungere un aumento del 70% per soddisfare nel 2050, la popolazione mondiale sicuramente accresciuta.

Il produttore agricolo che tra oggi e il 2019 paleserà la crescita più rapida è il Brasile, la cui produzione aumenterà probabilmente di oltre il 40%. Incrementi importanti, superiori al 20%, sono previsti anche per Russia, Ucraina, Cina ed India.

Nel rapporto si stima inoltre che quasi un miliardo di persone sono denutrite: nonostante il pianeta produca cibo a sufficienza per nutrire la popolazione mondiale, a causa della crisi economica e dei prezzi che hanno raggiunto "vette" elevatissime negli ultimi tempi, si è registrato un aumento della fame e dell'insicurezza alimentare. Per questo bisognerà espandere la produzione e la produttività, ma anche puntare su un sistema commerciale capace di assicurare il trasferimento del cibo dalle zone che producono in eccedenza a quelle la cui produzione è deficitaria.

Jacques Diouf direttore generale della FAO ha affermato: "Il ruolo dei paesi in via di sviluppo sui mercati internazionali è in rapida crescita, ed insieme al loro impatto anche le loro politiche hanno un crescente peso sulle condizioni dei mercati globali, questo rende cruciale il loro ruolo ed il loro contributo alle questioni politiche mondiali.  Il dibattito politico deve avere una dimensione globale, e noi dobbiamo migliorare gli ambiti per un tale scambio di vedute e punti di vista". [fonte: FAO].

Per scaricare il rapporto: www.agri-outlook.org/dataoecd/13/13/45438527.pdf

Alessandra Francesconi

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