Si chiude il G8 di Deauville e le organizzazioni mondiali ripetono a gran voce la necessità di un impegno forte e specifico a sostegno dei Paesi in via di sviluppo. Al centro, la questione dell'accesso mondiale a salute e cure mediche. In particolare viene fortemente criticato il fatto che, oltre a dichiarare il sostegno alle iniziative in ambito sanitario già avviate in passato, non sia stata identificata alcuna priorità per il futuro.
Il 30 maggio invece, ben cinquanta delle maggiori ONG, individuando alcune necessità improrogabili, hanno ufficialmente chiesto al G8 di "intensificare gli sforzi per salvare la vita di milioni di bambini attraverso il rafforzamento degli operatori sanitari locali".
"Come sottolineato dal Segretario Generale dell'Onu" - si legge nel comunicato di Save the Children, capofila dei firmatari - "nel mondo mancano all'appello oltre 3,5 milioni di operatori sanitari. Molti di quelli già esistenti, inoltre, dislocati nelle zone ad alto tasso di mortalità, necessitano di nuova formazione, supporto e medicinali". L'importanza di questa richiesta risulta evidente se si pensa che un solo operatore sanitario può raggiungere e curare 5,000 bambini in un anno.
"C'è bisogno di una leadership coraggiosa" affermano le ONG: "Per questo motivo una vasta gamma di organizzazioni decide di lanciare oggi questo appello urgente per espandere il numero di operatori sanitari nei paesi in via di sviluppo e supportali nel modo più appropriato al contesto in cui si trovano"
Gli operatori sanitari sono di vitale importanza per il progresso, lo sviluppo dei paesi a basso reddito, la salute globale e perché gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio siano raggiunti.
Sullo stesso tema, è stato pubblicato proprio in questi giorni in Italia "InFormAzione per cambiare - Quarto rapporto dell'Osservatorio italiano sulla salute globale (OISG)". L'Osservatorio si impegna per la promozione del diritto alla salute a livello globale e si propone di fornire a istituzioni, enti, organizzazioni della società civile e a tutti i soggetti interessati strumenti di analisi, valutazione e decisione per la definizione di strategie e azioni appropriate. L'obiettivo è far aumentare gli aiuti e, soprattutto, renderli più efficaci. La modalità: fare pressione sui governi, dialogare con la società civile, investire in informazione, formazione e azione per la salute globale, nella speranza di allargare la base di cittadini coscienti e informati. Per questo ultimo motivo il quarto rapporto è dedicato all’informazione dei media, degli istituti di formazione (scuola e università) e della società civile.
Giorgia Li Vigni
![Foto di The National Archive_UK [Creative Commons]](https://test.aidworld.net/sites/default/files/Foto_di_The_National_Archives_UK_%5BCreative_Commons%5D.jpg)

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