I bambini adorano il cacao. Siamo abituati a pensarlo come qualcosa di dolce e goloso che regala ai più piccoli (e non solo a loro!) momenti di gioia e allegria. Sembra allora inconcepibile che quello stesso cacao possa essere, in altre zone del mondo, fonte di sofferenza, sfruttamento e schiavitù per bambini tali e quali ai nostri, semplicemente nati in altro luogo.
Accade nel continente africano, specialmente in Africa Occidentale, dove esiste un alto tasso di occupazione minorile nelle piantagioni di cacao. Per dirla in maniera più chiara: bambini costretti a lavorare per coltivare, raccogliere e produrre cacao, quello stesso cacao che delizia i nostri figli. Si avvicina, tuttavia, la speranza concreta della sospensione definitiva di questa pratica.
I Paesi aderenti all'Ecowas (Economic Community Of West African States), l'organismo che riunisce quindici nazioni dell'Africa occidentale, hanno da poco comunicato l'intento ufficiale a contrastare, in linea con le richieste di organizzazioni internazionali, lo sfruttamento dei bambini impiegati nella filiera della produzione di cacao.
L’impegno dell’Ecowas prevede l’adozione di misure per aumentare i controlli, pene più severe per i produttori che ricorrono alla manodopera infantile e campagne di informazione per denunciare il fenomeno.
L'Africa occidentale è la zona al mondo dove si produce più cacao (al primo posto la Costa d'Avorio che si piazza al vertice globale con una produzione di circa due milioni di tonnellate all'anno, pari al 30% del totale mondiale). Altri importanti Paesi produttori della regione sono Ghana, Guinea Conakry, Nigeria e Camerun.
Proprio in Ghana, Aidworld Onlus è impegnata in attività di recupero di minori e avvio all’istruzione degli stessi, nella convinzione che l'educazione possa cambiare destini che sembravano già scritti.
di Giorgia Li Vigni
![Foto di Riccardo Carli [Creative Commons]](https://test.aidworld.net/sites/default/files/Foto_di_Riccardo_Carli%5BCreative_Commons%5D_0.jpg)

![Foto di Riccardo Carli [Creative Commons]](https://test.aidworld.net/sites/default/files/styles/medium_large_notizia/public/Foto_di_Riccardo_Carli%5BCreative_Commons%5D_0.jpg?itok=WmxOT18G)