"Le differenze non possono definire il modo in cui ci guardiamo. Dobbiamo cercare un nuovo inizio tra persone di diversa fede, razza, religione, basato su un mutuo rispetto e un mutuo interesse".
Questa è una tra le frasi più significative del discorso del Presidente degli Stati Uniti d'America all'indomani della notizia che lo vede eletto Nobel per la Pace di quest'anno.
La notizia è arrivata in piena notte tra l'8 e il 9 ottobre, quando un giornalista della Cbs con una telefonata ha svegliato Robert Gibbs portavoce della Casa Bianca.
Obama è stato scelto all'unanimità tra oltre 200 candidati tra cui figurava anche Nicolas Sarkozy e ben 33 organizzazioni. Il presidente del comitato per Nobel Thorbjoern Jagland ha chiarito che la scelta è caduta su Obama in base ai suoi sforzi profusi per la cooperazione tra i popoli, per l'impegno nel disarmo nucleare.
Il presidente degli Stati Uniti ha detto di essere sicuro di non meritare il premio usando queste parole: "Non sono sicuro di meritare di essere in compagnia di persone che hanno saputo produrre tali cambiamenti, donne e uomini che hanno ispirato me e il mondo con la loro coraggiosa ricerca della pace", aggiungendo poi "... accetto questo premio, come incitamento ad agire, un incitamento alle nazioni affinché affrontino le sfide comuni del 21° secolo".
Un premio, quindi, dato all'impegno preso da Obama con il suo programma politico che ha bisogno della cooperazione degli altri paesi per essere concretizzato poiché la realizzazione del disarmo nucleare e del dialogo tra i popoli, come anche lo sviluppo sostenibile necessitano precise scelte ed azioni politiche a livello mondiale.
Il premio, composto da una medaglia, un diploma e 10 milioni di corone, verrà consegnato come da tradizione il 10 dicembre, ricorrenza della morte del chimico svedese Alfred Nobel. Inventore della dinamite e fondatore del premio che porta il suo nome.
Enzo Caponera


